sabato 3 novembre 2012

Berlusconi e Di Pietro : vite parallele di plutarchiana memoria.


Sempre attuale l'opera di Plutarco che ci fa meditare  sulle vite dei nobili greci e romani.
Per chi non lo ricordi sono ventitré coppie di biografie ognuna narrante la vota di un uomo greco e di uno romano di cui sono mostrate vizi e virtù morali comuni ad entrambi.
Ebbene ai tempi d'oggi potremmo parlare delle vite parallele di Berlusconi e Di Pietro.
I tratti in comune sono che entrambi sonno assurti a dignità storica nel tragico epilogo della prima repubblica, ovviamente per opposte ragioni. 
Entrambi cadono nella polvere e si rialzano: i due nemici si fronteggiano continuamente: il rottamatore della giustizia ed il giustizialista Se finisce  il berlusconismo, crolla anche il di pietrismo. 
Sono due figure carismatiche che vanno in frantumi ed alla stessa data.
Sarà poi così.? E' probabile che loro si portino dietro le macerie di tutti i partiti che si sono fronteggiati all'insegna della difesa di Berlusconi e della sua strenua opposizione.
Infatti non è pensabile un partito della libertà senza Berlusconi ed è altrettanto impensabile un Italia dei Valori senza Di Pietro.
Insomma entrambi i partiti sono destinati a scomparire senza i loro fondatori
Entrambi sono rappresentativi del populismo e pertanto continueranno ad esistere in un mondo in cui la politica partitica è definitivamente morta.
In questa campagna elettorale ne vedremo insomma delle belle! 











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